Questo libro è di Melina Marchetta,
autrice di origine italiana, ma neozelandese di adozione. La multiculturalità, infatti, è la
base del continente australiano.
Molte persone, purtroppo, hanno
dimenticato che i nostri antenati all'estero sono stati disprezzati e
discriminati perché immigrati, e ancor oggi i discendenti vengono ironicamente o
spregiativamente chiamati "macaroni". Josephine, 17 anni, figlia di una donna non sposata,
siciliana di origine, si sente appartenere a due dimensioni diverse, quella
australiana e quella italiana. Frequenta l'ultimo anno delle superiori di un
istituto cattolico per ricchi grazie a una borsa di studio, una scuola dove si
trovano ragazze snob con i capelli lunghi e lisci e molti privilegi in cui le
differenze culturali contano moltissimo. Josie vorrebbe far parte di questo
mondo, perché non vorrebbe essere accettata solo dai perdenti. Nella sua
famiglia, troviamo una nonna sempre vestita di nero, ormai da più di
quarant'anni per tenere il lutto del marito defunto, una madre rimasta incinta a
sedici, e nella sua comunità c'è sempre qualcosa che non va detto né fatto da
una "brava ragazza" italiana che un giorno dovrà conquistarsi un marito
maschilista e soprattutto italiano, per cui la ragazza si sente soffocata da
regole e usanze portate dalla Sicilia, da tradizioni che ti entrano dentro e
alle quali è impossibile sfuggire. Quando, dopo diciassette anni,
ricompare il padre, ora un noto avvocato, la sua storia subisce un improvviso
cambiamento. Josie ha un ragazzo di classe inferiore e un
amico.
La nonna rivela di essere
protagonista di un segreto che mette in luce nuove vicende, anche emotive e
passionali, che cambieranno l’origine della
famiglia.
Alla domanda che l'ha sempre
tormentata: "Perché detesto questo paese e al tempo stesso lo amo?", ora Josie
può rispondere: "sono un'australiana nelle cui vene scorre sangue italiano, e...
ne vado fiera".
Tramarin
Denise
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